Sei un lavoratore dipendente e vuoi aprire la Partita Iva per esercitare un’attività in forma autonoma? Oppure, hai una Partita Iva e adesso che ti hanno assunto per un lavoro dipendente ti stai chiedendo se devi chiuderla? Tranquillo, sei nel posto giusto! Oggi vogliamo spiegarti tutto quello devi sapere sul tema Partita Iva e lavoro dipendente. Continua a leggere questo articolo!
Noi di DirittodelWeb mettiamo a tua disposizione il nostro servizio di consulenza fiscale e legale online. Contattaci per saperne di più.
Partita Iva e lavoro dipendente: si può fare?
La prima domanda da porti se hai un lavoro dipendente e vuoi aprire una Partita Iva è: “Posso farlo?” La risposta è: “Non sempre”. Esistono infatti alcune ipotesi di incompatibilità.
Se sei un lavoratore subordinato e vuoi aprire la Partita Iva, devi prima di tutto verificare che nel tuo caso specifico non esistano ipotesi di incompatibilità tra il lavoro dipendente e l’apertura della Partita Iva. Infatti, non puoi aprire la Partita Iva se sei un dipendente pubblico, cioè un lavoratore alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione. Se, invece, sei un dipendente privato, devi controllare che il tuo contratto di lavoro non escluda la possibilità di avere una Partita Iva.
Contattaci se hai dubbi e verificheremo noi eventuali cause di incompatibilità nel tuo caso specifico!
Partita Iva e lavoro dipendente: regime fiscale
Se il tuo contratto di lavoro dipendente non esclude l’apertura della Partita Iva, qual è il regime fiscale da scegliere? Verifica subito con il tuo commercialista se hai i requisiti richiesti per il regime forfettario sulla base delle novità fiscali introdotte nel 2023. Se accedi al regime forfettario, potrai beneficiare di numerosi vantaggi.
Puoi accedere al regime forfettario se il reddito annuo lordo conseguito lo scorso anno dal lavoro dipendente non supera i 30.000 euro. In questo caso, i due redditi saranno tassati separatamente. Il reddito da lavoro dipendente sarà tassato sulla base dell’Irpef direttamente in busta paga. Al contrario, il reddito derivante dall’attività di impresa sarà tassato calcolando un’imposta sostitutiva del 5% o del 15% applicata al netto forfettario determinato sulla base del coefficiente di redditività.
Se, invece, non hai i requisiti per accedere al regime forfettario cosa accadrà? Sarai in regime ordinario. Il reddito netto derivante dall’attività autonoma si sommerà a quello da lavoro dipendente in base all’Irpef.
Sei interessato a risparmiare sulle imposte? Contattaci per la tua pianificazione fiscale!
Partita Iva e lavoro dipendente: i contributi
L’argomento che preoccupa di più i lavori dipendenti titolari di Partita Iva riguarda il versamento dei contributi. Come funziona?
Non esiste un’unica regola. Il pagamento dei contributi INPS varia a seconda della tipologia del tuo contratto di lavoro dipendente e della tua Gestione INPS.
Se vuoi conoscere le norme previste in materia di contributi INPS in caso di Partita Iva (lavoro autonomo) e lavoro dipendente continua a leggere il nostro articolo!
Contratto di lavoro dipendente full time
Se hai un contratto di lavoro dipendente full time, come funziona il sistema contributivo per la Partita Iva?
Quando si parla di contratto full time, la maggior parte degli Uffici territoriali dell’INPS si riferisce a un contratto di almeno 38 ore settimanali. Per altri uffici, invece, si considera il contratto full time come quello di 40 ore settimanali.
Premettiamo che i contributi per il lavoro dipendente andranno sempre versati. Il loro versamento sarà onere del datore di lavoro. Avverrà, infatti, tramite le trattenute operate sulla tua busta paga. La questione del versamento dei contributi INPS riguarda il lavoro autonomo svolto con la Partita Iva.
Se hai un contratto full time e sei iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS puoi richiedere l’esonero dal versamento dei contributi INPS per l’attività autonoma. Puoi quindi limitarti a pagare unicamente i contributi per il lavoro dipendente, che ripetiamo, avviene tramite le trattenute.
Qual è il motivo dell’esonero contributivo per chi è iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti? L’INPS ritiene l’attività subordinata come prevalente. Per questo motivo obbliga al versamento dei contributi esclusivamente per il lavoro subordinato.
Questo particolare trattamento non è esente da critiche. Spesso il lavoro svolto con la Partita Iva fa conseguire guadagni maggiori rispetto al lavoro dipendente, procurando una disparità di trattamento nel sistema contributivo.
Quindi, potrebbe accadere che l’INPS non ti conceda l’esonero se considera prevalente l’attività che genera il maggior fatturato, che spesso è il lavoro autonomo. In questo caso potresti trovarti a dover pagare la doppia contribuzione.
Se, invece, sei iscritto alla Gestione Separata INPS non puoi mai beneficiare di questo esonero e devi versare una doppia contribuzione. Pagherai quindi i contributi per il lavoro autonomo e per il lavoro dipendente.
Contratto di lavoro dipendente part time
Se sei un lavoratore dipendente part time, con un contratto di lavoro inferiore alle 38 ore settimanali, dovrai pagare i doppi contributi. La regola è la stessa, sia se sei iscritto alla Gestione Artigiani INPS, sia se fai capo alla Gestione Separata INPS.
Ricorda – come ti abbiamo spiegato in un precedente articolo – che una corretta pianificazione fiscale riguarda anche la scelta dell’INPS. Tenuti fermi i vincoli legislativi esistenti, a cui necessariamente bisogna attenersi, parlane con il tuo commercialista nell’ottica di ridurre il tuo carico fiscale risparmiando sulle imposte.
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Conclusioni e consigli
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