Cos’è la privacy e a cosa serve?
La privacy è il diritto alla protezione dei dati personali finalizzato a tutelare gli individui dalla divulgazione delle proprie informazioni riservate. In altri termini, il principio fondamentale su cui si basa il concetto di privacy risiede nel diritto, che tutti noi abbiamo, che i nostri dati personali siano adeguatamente protetti.
Il diritto alla protezione dei dati personali è, infatti, un diritto fondamentale dell’individuo riconosciuto espressamente dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (art. 8). In particolare, lo stesso è oggi disciplinato dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, e dal Codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), adeguato alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 tramite il Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101.
Il Regolamento (UE) 2016/679 ha ampliato i diritti riconosciuti all’interessato con riferimento ai dati che lo riguardano, rendendoli maggiormente incisivi in una realtà permeata sempre più dal ricorso alle nuove tecnologie e all’utilizzo della rete.
I diritti riconosciuti all’interessato
Diritto di accedere ai propri dati personali
L’interessato ha il diritto di chiedere al titolare del trattamento (soggetto pubblico, impresa, associazione, partito, persona fisica, ecc.) se è in corso o meno un trattamento dei propri dati personali e, qualora il trattamento sia confermato di ottenere una copia di tali dati ovvero di essere informato su:
- a) le finalità del trattamento;
- b) le categorie di dati personali trattate;
- c) i destinatari dei dati;
- d) il periodo di conservazione dei dati personali;
- e)quale sia l’origine dei dati personali trattati;
- f) gli estremi identificativi di chi tratta i dati (titolare, responsabile, rappresentante designato nel territorio dello Stato italiano, destinatari);
- g) l’esistenza di un processo decisionale automatizzato, compresa la profilazione;
- h) i diritti previsti dal Regolamento.
Diritto alla rettifica, alla cancellazione, alla limitazione del trattamento, alla portabilità dei dati personali
L’interessato, inoltre, può richiedere a chi sta trattando i suoi dati personali che questi siano:
- a) rettificati (perché inesatti o non aggiornati), eventualmente integrando informazioni incomplete;
- b) cancellati, se:
– i dati non sono più necessari ai fini del perseguimento delle finalità per le quali sono stati raccolti o trattati;
– l’interessato revoca il consenso o si oppone al trattamento;
– i dati sono trattati illecitamente o devono essere cancellati per adempiere a un obbligo legale;
– non vi sono altri trattamenti per i quali i dati sono considerati necessari (libertà di espressione e informazione, svolgimento di compiti nel pubblico interesse, trattamenti connessi alla sanità pubblica, ecc.).
- c) limitati nel relativo trattamento, se:
– i dati non sono esatti o sono trattati illecitamente e l’interessato si oppone alla loro cancellazione;
– nonostante il titolare non ne abbia più bisogno ai fini del trattamento, i dati sono necessari all’interessato per fare valere un diritto in sede giudiziaria;
d) trasferiti ad un altro titolare (c.d. diritto alla portabilità), se il trattamento si basa sul consenso o su un contratto stipulato con l’interessato e viene effettuato con mezzi automatizzati.
Diritto di opposizione
L’interessato, infine, può opporsi al trattamento dei propri dati personali per motivi connessi alla situazione particolare dell’interessato, da specificare nella richiesta ovvero, senza necessità di motivare l’opposizione, quando i dati sono trattati per finalità di marketing diretto.